2003, Numero 5
PUBBLICO, NON SOLO STATO
di Giorgio Vittadini
Protagonisti della scena sociale nel corso dei secoli, dall'alto Medioevo fino all'inizio del secolo XIX, sono stati ordini religiosi, movimenti laicali, confraternite di arti e mestieri e successivamente il movimento cattolico costruttore di opere, il movimento operaio, un mondo laico volto al concreto miglioramento delle condizioni di vita attraverso iniziative imprenditoriali. Tali realtà hanno dato vita a svariatissime opere e iniziative organizzate nella sanità, nell'assistenza, nell'istruzione, nella formazione professionale, nell'aiuto alla ricerca del lavoro, nel sistema bancario, nelle mutue, nelle assicurazioni, nel settore industriale e della grande distribuzione, attraverso un sistema di cooperative e piccole e medie imprese di dimensioni importanti (Cova, 1997; Pagano, Rossi, 1997; Zaninelli, Colombo, 1998; Roversi Monaco, 2000). Questa tradizione, che possiamo definire di welfare society,rivela che non erano pubbliche solo le entità "gestite direttamente dallo Stato", ma anche tutte quelle che reinvestivano senza distribuire i loro profitti, generando una pubblica utilità per la collettività (Roversi Monaco, 1997, p. 62). In forza di questa evidente pubblica utilità...
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