2003, Numero
UN PENSIERO MODERNO
di Angelo Ventura
Parlando al V Congresso del Pci, il primo dopo la liberazione, sui problemi della ricostruzione, Palmiro Togliatti trovava come unico modello da indicare ai comunisti e al paese il piano proposto da Turati al Parlamento il 26 giugno 1920 con il discorso Rifare l'Italia. Salvo ad aggiungere che bisognava fare meglio e più seriamente, perché Turati era un socialdemocratico e quindi non poteva fare cose molto serie. Ed è significativo che proprio Togliatti non cogliesse in pratica, e lasciasse cadere di tale discorso quello che secondo l'autorevole giudizio di Gino Luzzatto costituiva il punto fondamentale e innovativo: l'affermazione che era necessaria una programmazione economica nazionale concepita e attuata con l'intervento dello Stato, secondo una rigorosa scala di priorità. Togliatti prenderà le distanze anche dal "piano del lavoro" proposto nel 1949 dalla CGIL di Di Vittorio. La programmazione economica sarà al centro dell'esperienza del centrosinistra, e tornerà allora di attualità il Rifare l'Italia, nuovamente riedito e commentato. Turati aveva posto con forza la necessità dell'intervento organico dello Stato nell'economia: una concezione nuova in un clima culturale anco...
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