2002, Numero 12
PENSIONI SENZA TASSE
di Critica Sociale
La stagione inaugurata dal New Labour nella collaborazione tra pubblico e privato in campo fiscale, si dimostra sempre più come la leva principale che il governo britannico utilizza per riformare il welfare inglese. Dopo la riforma delle Charity, elevate al rango di vere e proprie istituzioni sociali, nella sanità e nell'educazione, grazie alla possibilità concessa dalla recente riforma delle associazioni di assistenza, di poter svolgere in modo diretto attività commerciali per finanziare le proprie attività di utilità pubblica, salvaguardando gli utili dal prelievo fiscale, ora è la volta della riforma delle pensioni. Secondo quanto ha riferito nelle scorse settimane il quotidiano "il Riformista", il Regno unito è stato il primo a dare seguito alle sollecitazioni lanciate di recente dalla Commissione europea sulla riforma del sistema pensionistico, nonostante la spesa di questo settore abbia un'incidenza tra le più basse in Europa nel rapposto con il Pil. Tony Blair, con la pubblicazione del Green Paper "Semplicità, sicurezza e scelta: lavorare e risparmiare per la pensione", propone di abolire ogni limite per l'età pensionabile, offrendo come incentivo al raggiungimento dei s...
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