2002, Numero 11
PLURALISMO
di Giuseppe De Rita
Gli italiani non hanno mai molto amato le isti tuzioni perché le hanno sentito lontane, au toreferenziali, burocratiche, poco attenente alla realtà, senza ruolo, quindi estranee. Nel bene co me nel male, nella nostra buona fortuna e nelle no stre sciagureNon le abbiamo molto amate perché non le abbiamo neppure capite: le abbiamo considerate cioè come componenti di un'architettura del potere disegnata da pochi per molti, in base a scelte e valutazioni di al to livello (i dibattiti costituzionali sono riservati a pochi padri nobili), ma che non avevano chiare con nessioni con i problemi e i comportamenti quotidia ni di tutti noiE' anzitutto in corso uno svuotamento delle sedi classiche di partecipazione istituzionale ai vari livel li: in pratica non esiste più la vita dei consigli comunali, provinciali e regionali, ridotti a mere comparse dell'attività e dell'attivismo personale del sindaco, del presidente della provincia, del presidentegovernatore delle regioni; e anche il parlamento nazionale sacrifica la propria dialettica interna alla spietata «blindatura» dei provvedimenti di un governo teso a dimostrare la sua incisività programmatica e decisionale. Questo restringimento del re...
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