2002, Numero 11
UN DOVERE COSTITUZIONALE
di Critica Sociale
Un atto di clemenza dello Stato verso i detenuti non può indebolire le istituzioni, ma essere un primo passo per migliorarle. Il carcere è la coscienza della società, scriveva Filippo Turati nel suo "Delitto e la questione sociale" che la Critica ha pubblicato negli ultimi due numeri di settembre e ottobre. Per l'avv. Enzo Lo Giudice non occorre prendere a pretesto un fatto contingente, come il sovraffollamento delle carceri,ma compiere una scelta di civiltà per restituire l'istituto della pena al suo compito costituzionale di stimolare ed accompagnare la rieducazione e il reinserimento di chi delinque nella società. Oggi se ne parla, dopo il discorso del Papa alle Camere riunite, e fioccano le proposte di amnistia e di indulto. "Il testo di Pisapia mi sembra il più interessante: secondo me può raccogliere consensi anche trasversali nel Parlamento. E' interessante innanzitutto perché affronta interamente la problematica, partendo dalla necessità di riformare la norma costituzionale che oggi prevede la presenza di una maggioranza qualificata per poter licenziare il provvedimento di clemenza.E'una modifica importante perché non si giustifica più questo rigore formalistico rispetto...
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