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2002,
Numero 11

DOMENICALE

di Critica Sociale

Il panorama dell'editoria italiana l'ha perfettamente descritto Gad Lerner con una macroscopica quanto involontaria gaffe nel programma di Chiambretti. Dal maxischermo dello studio, richiesto di un parere sulla crisi della Fiat, Lerner ha risposto secco: "Non sputo nel piatto dove ho mangiato". E all' insistenza del conduttore non ha ceduto di un millimetro, precisando, in sovrappiů, che non parlerŕ mai male nemmeno degli altri suoi "datori". Testualmente: "Oltre che per gli Agnelli ho lavorato per l'Olivetti e per Romiti". Fantastico. Sembra che finora abbia fatto l'operaio anziché il giornalista. Non per caso Eugenio Scalfari chiamava i suoi redattori, "compilatori", ben sapendo che se i grandi gruppi finanziari (ex industriali) sono, toutcourt, l'"opinione pubblica", i giornalisti sono gli amanuensi delle loro "fabbriche". A questo punto é di grande interesse il fenomeno degli "opinion papers", un club inaugurato in questi anni dal Foglio di Ferrara, che oggi si arricchisce del "Riformista" e del "Domenicale". Si tratta della tradizione di libera editoria indipendente della quale anche noi, da piů di un secolo, facciamo parte. A questo numero di Critica Social...