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2002,
Numero 10

LETTERA DI UN DISSOCIATO A UN DISERTORE

di Sergio Segio

L'ex militante di Prima Linea risponde alle accuse lanciate sulla "Stampa" da Paolo Persichetti. L'Autore ha scritto questo intervento per il quotidiano torinese (che lo ha pubblicato nelle pagine della Cultura) e per Critica Sociale. Sergio Segio, ex terrorista dissociato, ha militato in Prima Linea. Condannato a 30 anni (per numerosi omicidi tra cui, quelli dei giudici Emilio Alessandrini e Guido Galli) è in libertà vigilata e lavora con il "Gruppo Abele". Qui risponde alle accuse del br Persichetti: "Segio ha dimostrato solo di avere ancora molte cambiali da pagare per la sua libertà". Ho sempre avuto un deciso fastidio per le polemiche tra "ex" e per l'autolesionistica propensione alla rissosità, coś radicata nel DNA della sinistra. D'altro canto, dalle calunnie bisogna pur difendersi. Specie se sono gratuite e non episodiche. Persichetti, in un'intervista sulla Stampa, dimostra e conferma di essere un calunniatore professionale. Anche ora, dalle carceri italiane, mantiene una pigra continuità con la pratica di quella esigua parte di fuoriusciti soggiornanti a Parigi che, nel corso degli anni, ha fatto della maldicenza e dell'insulto lo strumento preferito della battag...