2002, Numero 10
IL PROFETA MODERNO
di Arduino Agnelli
Alessandro Levi quando nel 1922 stese la pre fazione alla seconda edizione della "Filosofia politica" di Giuseppe Mazzini, ha ben cura di avvertire che questo libro scritto nel 1916 " non ap partiene alla letteratura di guerra". Ed era una preci sazione molto necessaria poichč Alessandro Levi eb be il primato su un certo tipo di studiLevi si era rivolto da anni allo studio degli scritti mazziniani allora ancora non inediti perché la edi zione nazionale era "in fieri""Mi sono avveduto scrive nella Prefazione alla pri ma edizione del '17 che non avrei saputo fermare l'attenzione su altri argomenti che avevo fra mani, ma che erano soverchiamente remoti dalla tragedia che tutti insistentemente ci preoccupa da piů di due anni a questa parte"Lo sforzo di Levi consiste nel suo allontanarsi "dalla realtŕ attuale, di mantenere nell'esposizione quella serenitŕ che é il primo dovere dello studioso", pur convinto che gli "ammonimenti del sincero morali sta del nostro Risorgimento, non sofisticati ma schiettamente riferiti, possano e debbano essere og getto di meditazione proficua per l'oggi e per il doma ni". E' chiara la consapevolezza di non scrivere per l'immediato. Per queste...
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