L'incertezza continua. Se non addirittura si ac cresce con la guerra "inevitabile" contro l'Irak, utilizzata come opportunità elettorale, mentre si susseguono nuovi attentati in Indonesia, in Finlandia, in Cecenia e nel Golfo arabicoSu un altro versante, la crisi delle Borse non cessa, i consumi rallentano dopo l'immensa distruzione del risparmio, cosa che può infettare l'intero sistema fi nanziario poiché, nonostante i bassi tassi d'interesse, i debiti contratti sono quelli che sono e senza il ri sparmio a spalleggiarliSi vede con chiarezza che in questo modello di capi talismo popolare, i risparmi sono virtuali e sfumano, mentre i debiti sono reali come la vita stessaIn questo quadro niente lascia supporre che le cose migliorino, fra l'altro perché le priorità continuano ad essere dimenticate, o negate, o camuffateSi prevede un conflitto terrestre contro l'Irak per l'inizio del 2003, e perfino la nomina di un generale nordamericano che si faccia carico del potere sosti tuendo il dittatore irachenoE il passo successivo quale sarà? Rimarrà lì come nei tempi migliori delle avventure imperiali europee? Lo sostituirà qualcuno della regione con l'appoggio indefinito della comunità in...