2002, Numero 9
SILONE E IL FASCISMO
di Nunzio Dell'Erba
La ristampa del volume Il fascismo: origini e sviluppo1 di Ignazio Silone appare in un momento propizio nel dibattito storico sulla sua opera. La nuova edizione, dopo quella pubblicata con la presentazione di Bettino Craxi2e ristampata l'anno successivo3, ha riacceso la polemica sulla vicenda politica dello scrittore abruzzese. Nella sua documentata e interessante introduzione Mimmo Franzinelli, specialista dei servizi segreti dell'Ovra, non assume alcuna posizione nel singolare tenzone tra innocentisti e colpevolisti che da anni vede contrapposte due tesi, le prime rappresentate da Dario Biocca e da Mauro Canali4 dirette ad accentuare il ruolo spionistico di Silone, le seconde da Vittoriano Esposito Giuseppe Tamburrano e impostate in chiave difensivistica5. Tuttavia l'insigne storico coglie nel segno quando sottolinea come la «questione Silone» sia stata impostata più in termini moralistici che sulla base di una seria e obiettiva indagine storica, «a scapito della ricerca delle motivazioni, della ricognizione del contesto e dell'analisi delle conseguenze del rapporto sviluppatesi durante l'arco degli anni Venti tra il giovane esponente politico di sinistra e il funzionario di poli...
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