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2002,
Numero 9

LA FESTA DI RADICOFANI

di Critica Sociale

Èil 1988. Bettino Craxi ha appena lasciato Palazzo Chigi alla Dc. Il suo primo obiettivo diventa condizionare il governo in modo pressante. Per questo il leader socialista non esita ad usare con spregiudicatezza il suo potere di coalizione. E' qui che interviene la metafora coniata da Eugenio Scalfari, quel "si comporta come Ghino di Tacco". Il segretario del Psi accetta la sfida, da allora inizierà a firmare così i suoi corsivi sull'Avanti!. Più tardi, dall'esilio, Craxi dedicherà un libro a Ghino di Tacco, libro presentato alla Prima festa nazionale organizzata dall'omonima fondazione e destinato, una volta trovata la chiave, a svelare al lettore molti particolari della storia italiana degli ultimi decenni. A delineare la figura di Ghino di Tacco nel corso della Ia Festa Nazionale della Fondazione Craxi, svoltasi alla Rocca è Franco Cardini, professore di Storia medioevale. Il "masnadiero di Radicofani" nacque da uno dei più importanti casati senesi: la famiglia Cacciaconti Monacheschi Pecorai. Il padre Tacco di Ugolino, dedito a furti e rapine, fu torturato e giustiziato nella piazza del Campo nel 1286, su sentenza del famoso giurista Benincasa da Laterina. Più tardi lo stes...