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2002,
Numero 9

CINQUE OBIETTIVI PER SCHROEDER

di Helmut Schmidt

Nella primavera del 2002 ho ricevuto numerose delegazioni estere, dall'Australia, dal Giappone, Cina, Indonesia, Russia e Unione europea, dai futuri stati membri di quest'ultima, dall'Africa e anche dall'America che si sono espresse in termini lusinghieri riguardo alla Germania in generale e soprattutto al nostro elevato tenore di vita. Alcuni si sono detti meravigliati di sentire lamentele da parte di molti tedeschi. In effetti molti connazionali dalla metà degli anni Novanta tendono a lamentarsi, come molti negli anni Settanta ed Ottanta, erano inclini al timore. La maggior parte delle lagnanze di oggi sono ingiustificate quanto le paure di allora. In realtà oggi la gran maggioranza dei tedeschi vive in condizioni materiali migliori rispetto al passato e ne è consapevole, per questo si augurano che le cose restino coś, alcuni addirittura che migliorino in futuro. Fanno eccezione i milioni di disoccupati che non riescono a trovare lavoro nonostante gli sforzi, è un dato di fatto innegabile: il nostro mercato del lavoro è profondamente in crisi da un decennio, almeno all'Est. Chi ha intenzione di sconfiggere finalmente la disoccupazione di massa non deve rivolgersi solo al mercato...