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2002,
Numero 9

DELITTO E QUESTIONE SOCIALE

di Luigi Cortesi

Dopo il conseguimento della laurea le frequenti crisi nervose impedirono a Turati di darsi intensamente a quegli studi giuridici cui l'insegnamento bolognese e l'influenza di Enrico Ferri l'avevano tratto; ed egli se ne rammaricava tanto più in quanto, col procedere degli anni, gli pareva d'aver individuato alcune questioni di fondo e di poter ormai contribuire alla loro soluzione spostando il dibattito in corso dal piano puramente criminologico e penale, sul quale si svolgeva, a un terreno più largamente sociale. Tutti i più noti studiosi italiani delle diverse correnti, dal Buccellati all'Ellero, dal Lucchini al Garofalo al Lombroso fino al giovanissimo e rumoroso Ferri, partecipavano alla discussione, ch'era seguita con interesse dagli uomini politici e dalla pubblica opinione. Essa era stata infatti suscitata da un fenomeno impreveduto e impressionante: l'aumento continuo e minaccioso della criminalità in Europa, che non risparmiava neppure il nostro Paese, aumento al quale occorreva porre argine. I rimedi escogitati dalle diverse scuole erano naturalmente fondati su una certa teoria generale delle origini della criminalità stessa. Esistevano in Italia, tradizionalmente, due co...