2002, Numero 8
PERCHÉ DIVISI?
di Alessandro Pavone
Su un precedente numero della rivista Critica Sociale ho letto le considerazioni postelettora li di un dirigente nazionale del Nuovo PSI, di uno dello Sdi e di Stefania Craxi, oramai una politica e non solo la figlia di Bettino. I primi due fanno di scorsi di parte. Il primo, Donato Robilotta, concentrato su un obiet tivo distante nel tempo ma possibile e su comprensi bile strategia di lealtà reciproca con la CdLIl secondo, dello SDI, sulla soddisfazione di avere evitato l'estinzione elettorale e sulla discriminate destra ? sinistraEntrambi convinti della tattica prescelta ed entram bi soddisfatti (forse meravigliati!) di un popolo socia lista che non vuol saperne di estinguersiEntrambi però sono lontani da una considerazione oramai inevitabile: malgrado il discrimine destra ? sinistra, malgrado il perenne odio sordido verso i so cialisti da parte dei massmedia e dell'intellettualità italiana, c'è un popolo socialista che continua imper territo a votare PSILa logica del sistema elettorale, la finta indifferenza dei giornali e dei giornalisti, degli intellettuali e de gli storici, l'atteggiamento spocchioso e antisociali sta di DS, AN, FI, LEGA, Girotondisti, Antiglobal, i li tigi ...
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