2002, Numero 8
DIECI ANNI DI MANI PULITE. TUTTE LE ASSOLUZIONI DELL'«ANONIMA DE LORENZO»
di Critica Sociale
Il caso di quest'ultimo, tutto sommato, anche mediaticamente, rimane tra i piů emblematici. Era stato il ministro piů popolare d'Italia (glorificato da un editoriale di Enzo Biagi sul Corrieredel 7 novembre 1991) e dalla fine del 1993 eccolo divenire come associabile a ogni malasanitŕ possibile: dalle ambulanze tardive alle garze dimenticate negli addomi, in sostanza l'icona di un mostro che nell'immaginario aveva lucrato sui medicinali e sulle campagne antiAids e sulle trasfusioni sangue. Dopo la decisione della Camera di negare gli arresti a Francesco De Lorenzo, il 23 settembre, Scalfaro disse: «Intollerabile... Dopo quel voto, vi giuro che se gli adempimenti fossero stati completati, la giornata sarebbe finita con lo scioglimento delle Camere». E saranno sputi e assedi sotto casa, folle che urlavano «De Lorenzo e Poggiolini» anche se l'associazione non aveva senso. Quando poi l'arresteranno (12 maggio 1994) sarŕ l'unico galeotto tra i 107 imputati di quell'inchiesta. L'avevano giŕ interrogato decine di volte. Poco tempo prima era stato a Londra «ma non si sa bene per quale motivo» scrisse La Voce. Come a dire: forse voleva scappare. Vero: scappava da un cancro. Rimase in galera...
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