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2002,
Numero 7

SAINTSIMONISTI

di Critica Sociale

Molti problemi e contraddizioni del PSF erano emersi già al congresso di Grenoble del novembre 2000, come riferiva Giovanni Matteoli su Le ragioni del Socialismo. Così egli scriveva: "Si tratta, in breve, di un rapporto difficile con gli strati più popolari, quelli segnati da bassi redditi e da scarsa istruzione, i quali vivono in una condizione di insicurezza e di disagio: non si tratta solo di questioni del potere d'acquisto, ma di un atteggiamento di forte diffidenza verso l'Europa, di timore verso le aperture all'immigrazione, di prevenzione verso le tasse e di attesa di una riduzione del carico fiscale, di preoccupazione per l'avvenire del sistema pensionistico. A ben vedere, è un humus assai favorevole al richiamo della destra, e al quale la sinistra e i socialisti non sempre sono stati e sono in grado di parlare". Tutto noto da un pezzo, insomma. Anche se poi Matteoli rileva che in realtà "l'azione concreta del governo si è svolta senza vincoli di vecchi approcci o di superati ideologismi (si vedano le ingenti privatizzazioni, la riduzione del carico fiscale, il no all'aumento della spesa pubblica)". Evidentemente, però, i vincoli ci sono stati e hanno impedito, ad esemp...