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2002,
Numero 7

INTELLETTUALI? LE DOMANDE DI CRAXI

di F.G.

Il documento che pubblichiamo, tratto dalle carte inedite di Craxi, è di interessante attualità perché tratta del rapporto fra intellettuali e politica, quegli intellettuali un tempo "organici" alla politica dei partiti e oggi, invece, a quanto pare, alla guida dei partiti. Ma è anche un documento di infinita curiosità perché non è Craxi che risponde alle domande ma sono domande che Craxi rivolge o avrebbe voluto rivolgere, perché non conosciamo le risposte, a un intellettuale amico, Carlo Ripa di Meana. Queste domande, datate 1978, sono però ampiamente sufficienti a farci conoscere il pensiero, laico, critico, libertario, di Craxi. Nella prima domanda è chiara la condanna dell'"intellettuale organico" e appare il dubbio sull'utilità della commistione fra politica e intellettualità. Nella seconda la condanna spetta agli opposti integralismi dei cattolici e dei comunisti. Nella terza possiamo leggere il desiderio di battere il terrorismo, alimentato da tanta cattiva cultura, non con la forza dello Stato ma con quella del socialismo democratico. Nella quarta cerca conforto alla sua incessante azione di aiuto all'intellettualità dissenziente dei paesi dell'est europeo. L'ultima do...