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2002,
Numero 7

UN CAMBIAMENTO PROFONDO

di Stefano Carluccio

Sulla bozza del "Manifesto per la cultura" la discussione che si è svolta a Firenze è stata libera e ricca di spunti, come da tempo ? francamente ? non accadeva. Ora per un bilancio, quali indicazioni programmatiche da quell'incontro ritiene prioritario mettere a fuoco? La manifestazione di Firenze così come l'ampio dibattito apparso sulla stampa nazionale che tutt'ora continua, dimostrano l'interesse e la voglia di partecipazione di una grande parte di cittadini che non hanno avuto fino ad oggi possibilità di esprimersi. Per questo motivo ritengo innanzitutto prioritario "ascoltare" e per farlo, stiamo organizzando delle manifestazioni simili a quella fiorentina in ogni regione d'Italia. Il primo appuntamento sarà a Bari a settembre, poi Napoli, Teramo e via via toccheremo tutta l'Italia. Nella tradizione anglossassone gli intellettuali costituiscono una vera e propria classe dirigente e ne sono consapevoli. Questo presuppone una capacità di indipendenza che in Italia è difficile rintracciare. Vi sono cause strutturali, oltre che culturali, la cui comprensione può favorire una svolta liberldemocratica nel rapporto cultura/politica e cultura/potere? No, non credo che ci siano c...