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2002,
Numero 5/6

IL RIFORMISMO BANDITO

di Carlo Tognoli

Filippo Turati non amava la definizione "rifor misti", ma la riconosceva perché permetteva di contraddistinguere la sua correnteEgli fondò nel 1892, a Genova (dove i congressisti si riunirono per usufruire degli sconti ferroviari con cessi per le Celebrazioni Colombiane ? 400° anniver sario della scoperta dell'America) il Partito dei Lavo ratori, divenuto poi Partito Socialista Italiano, insie me ad Andrea Costa e ad Anna KuliscioffTurati fu un grande 'leader' (diremmo oggi) del so cialismo italiano ed europeo. Si identificò con il PSI quanto meno dalla fondazione (1892) sino al 1912 quando venne messo in minoranza. Tuttavia sino al 1926 fu la personalità eminente del socialismo e, do po la sua fuga in Francia, fu tra i capi più ascoltati ed apprezzati dell'antifascismo. Aveva ereditato da Ar cangelo Ghisleri la rivista culturale di orientamento positivista 'Cuore e Critica', che, con Anna Kuliscioff (la sua compagna della vita e della politica) egli de nominò, nel 1891, 'Critica Sociale'. La nuova pubbli cazione, che aveva una cadenza quindicinale, fu la più importante del socialismo italiano. Ad essa colla borarono, tra gli altri, Benedetto Croce, Luigi Einau di, Olindo Malagod...