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2002,
Numero 5/6

MAZZINI SOCIALISTA? INTERROGATIVO ATTUALE

di Denis Mack Smith

Alcuni critici di Mazzini dubitavano della sincerità del suo impegno democratico; altri, più plausibilmente, videro nel suo Partito d'Azione il primo movimento veramente democratico della storia italiana. Mazzini non ignorava che l'idea di democrazia poteva essere interpretata in molti modi diversi, e nemmeno che essa poteva essere manipolata o sfruttata da un tiranno come Napoleone III o anche da una Chiesa autoritaria. Sapeva anche che il suffragio universale esigeva un elettorato politicamente consapevole, che in Italia era assente, e che in ogni caso sarebbe stato lontano dal garantire un buon governo. Tuttavia l'estensione del diritto di voto a un gran numero di cittadini era la premessa essenziale alla diffusione della coscienza sociale e del senso di una individuale responsabilità politica. L'esperienza di tutta una vita non gli aveva fatto cambiare idea su questioni come quelle. Insisteva anche nel dire che il governo doveva essere responsabile davanti al popolo e che la sua sopravvivenza doveva dipendere da un voto popolare; altrimenti, come era avvenuto in Italia a partire dal 1860, una ristretta classe di politici sarebbe stata tentata di governare nel proprio interesse,...