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2002,
Numero 5/6

"IL RE È PARTITO ALLE 16"

di Giuseppe Tamburrano

Si avvicina il grande giorno: il 2 giugno. Quel giorno gli italiani decideranno tra la monarchia e la repubblica. È una scelta fondamentale: per Nenni lo è più che per chiunque altro. Dalla prima giovinezza ha sognato la repubblica; da quando ha articolato i primi suoni politici ha esaltato la repubblica. E alla repubblica egli ha dedicato la volontà e la passione di ogni sua giornata,da quando è tornata la libertà in Italia. Il «vento del Nord» e la «lotta contro l'orologio»; il lavoro da lui svolto per la Consulta; le rinunce, i compromessi, il «senno»; tutto è fatto perché si arrivi al voto, al più presto, in condizioni di tranquillità. Egli sentiva che ogni minuto era un voto di meno alla repubblica perché calava la tensione della Resistenza, il vecchio Stato e le vecchie idee riemergevano, la paura del comunismo cresceva e la repubblica era temuta come l'anticamera del comunismo. La destra rialzava la testa, i moderati, preoccupati dei risultati elettorali, guardavano a destra. Le provocazioni dirette a ritardare il momento della decisione si moltiplicavano. E la sinistra commetteva errori seri: come quello di minacciare per legge una epurazione che era contro i principi fonda...