2002, Numero 5/6
PATRIA, UN CONCETTO RIVOLUZIONARIO
di Claudio Magris
Durante le guerre napoleoniche, un arciduca e generale austriaco aveva esortato i soldati, in un proclama, a combattere per la patria. La corte imperiale censuṛ quel proclama, considerandolo sovversivo. La patria era un pericoloso concetto rivoluzionario, affermato dalla Francia; i soldati austriaci dovevano combattere per la Casa d'Asburgo, per il loro signore. Invero, Maria Teresa e Giuseppe II, i grandissimi sovrani innovatori, avevano sostituito al vecchio ideale famigliaredinastico quello dello Stato di cui il monarca non è il padrone benś il primo servitore, ma la grande stagione dell'Illuminismo riformatore era passata, e l'imperatore Francesco, che combatteva contro Napoleone, era un reazionario e, in quanto tale, antipatriottico. La patria presuppone cittadini, non sudditi o servi; il tricolore italiano deriva, almeno in parte, da quello della Rivoluzione francese, delle tre grandi parole di libertà, uguaglianza e fraternità. La carica libertaria dell'idea di patria e di nazione sbandierata dalla Rivoluzione francese fu assai presto pervertita, a cominciare dalla stessa Francia rivoluzionaria che, proclamandone l'universalità, pretese di esserne l'incarnazione. L'amor di...
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