2002, Numero 3/4
ARTICOLO 18 L'ORA DEI FATTI
di Riccardo Nigro
Ècon profonda delusione e doloroso sconcerto che apprendo della definitiva e intransigente posizione del governo sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. I licenziamenti facili che qualche sprovveduto, per il famoso riformismo delle parole, si ostina a chiamare pudicamente "flessibilità in uscita" sono certo non porterà bene. Mi ronza da giorni un motivetto in testa che comincia così: "Son la mondina, son la sfruttata...". In quelle terre le donne venivano licenziate e assunte a piacimento, senza alcuna garanzia, se non quella di pochi centesimi e un sacca di riso, in cambio spesso anche di turpi "attenzioni". Allora i socialisti giravano fra le risaie e urlavano e spiegavano ritti sull'argine, a prezzo della personale incolumità. C'era il massimo della flessibilità "in entrata e in uscita", un tempo felice per i padroni, non per le sventurate costrette a barattare fame con onore. Ma quei socialisti vinsero, e sempre di più, fino a imporre la "giusta causa" per i licenziamenti, e, con Brodolini, la riassunzione in servizio se licenziati senza giustificato motivo: un diritto civile e la riparazione di un torto. Qui si tratta di principi sui quali non si media, si m...
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