2002, Numero 3/4
LIBERTÀ DI CULTO
di Lettera firmata
Il 17 febbraio 1848 il re Carlo Alberto concedeva ai Valdesi delle "valle" e agli Ebrei importanti diritti civili e politici (le "patenti"); era un passo importante dopo secoli di persecuzione ed emarginazione. E permise a pastori, predicatori e maestri di diffondere il proprio messaggio nella penisola e di contribuire a combattere l'analfabetismo. Furono necessari atti legislativi (come la riforma del codice penale promossa da Zanardelli) e un difficile (e incompiuto) cambiamento di mentalità per rendere effettivi quei diritti, e non mancarono battute d'arresto e passi indietro. Gli Evangelici ricordano l'evento promuovendo la "settimana della libertà", una settimana, cioè, dedicata a riflettere (e a fare proposte) sulla laicità dello Stato, sul rispetto e sul ruolo delle minoranze, sul contributo della Riforma all'affermazione della libertà di coscienza. È da notare che le "aperture" ai protestanti hanno sempre coinciso con momenti e stagioni di cambiamento e di libertà per tutti. È noto anche, del resto, il contributo da loro dato al Risorgimento o alla Resistenza. E le "valli" rappresentano ancora una sorta di laboratorio in cui si coniugano felicemente etica del lavo...
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