2002, Numero 2
IL GIUSTO RICONOSCIMENTO
di Silvio Berlusconi
Sono grato a Stefania di aver voluto che fossi anch'io tra gli amici che questa sera, presentando questo bel libro di immagini che parlano da sole, rivivono la storia di una personalità come Bettino Craxi. Parlare oggi di lui con obiettività è finalmente possibile, e questo è certo un indizio di una ritrovata serenità di giudizio. Un giudizio equanime sull'opera politica di Bettino Craxi, a due anni dall'emozione e dal dolore per la sua scomparsa, dovrebbe essere un dovere per tutti gli italiani di buona volontà. E dovrebbe essere un dovere specialmente per coloro che hanno partecipato fino in fondo alla sua storia, che hanno condiviso il suo mondo, che era il mondo della prima Repubblica, del socialismo autonomista, riformista, umanitario e anticomunista, che era l'Italia dei partiti costituenti, della legge elettorale proporzionale, un Paese con molti difetti e con grandi virtù. Dei difetti si è parlato in modo quasi ossessivo per anni, a partire dal finanziamento illegale o irregolare della politica, che notoriamente riguardava i partiti di ogni orientamento, e sottolineando infine specialmente il distacco della classe dirigente dai sentimenti più profondi della maggioranza del ...
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