2001, Numero 12
RIFORMISTA
di Enrico Manca
Vorrei sottolineare quelle che a mio giudizio appaiono alcune questioni chiave, viste dall'angolo di visuale della sinistra riformista. La prima è come costruire una credibile alternativa al Governo Berlusconi, uno degli obiettivi della sinistra riformista; la seconda è se in questo quadro è ancora attuale lo schema dell'Ulivo a due gambe, democratici di sinistra o Partito Socialista europeo e margherita, o se invece, costituire forse anche una frontiera più avanzata di schemi superati, cioè quella di lavorare per costruire il partito democratico dei riformisti, che coniughi e maturi insieme le diverse culture, quella cattolica democratica, quella liberaldemocratica, quella socialista e quella di quella parte postcomunista che è approdata al riformismo socialista. Naturalmente c'è chi pensa che questa idea del partito democratico dei riformisti sia una fuga dalla realtà, che rischia di rafforzare la sinistra antagonista e i centristi del Polo e chi invece pensa che una soluzione di questo tipo potrebbe realizzare una sorta di quadratura del cerchio, cioè non perdere a sinistra, e allargarsi verso il centro. Questo problema ha dei raccordi con ciò che può avvenire in Europa e che in...
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