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2001,
Numero 11

TECNOCRAZIA SENZ'ANIMA

di Ciro Sbailò

IDS non riescono a modernizzarsi, senza diventare elitari e tecnocratici. Non riescono a mantenere la base, senza tornare a essere populisti e giustizialisti. Almeno questa è l'impressione che si ha guardando i flussi elettorali della quercia e facendo un confronto con le sue scelte politiche. Se la classe dirigente si spinge troppo avanti, se abbandona il pacifismo antiamericano e sceglie il riformismo di Blair, la base volta le spalle al partito, applaude i no/global grida il proprio sdegno sui giornali e alla radio. Allora il partito per recuperare riscopre l'anima barricadera. Il recente congresso dei DS, con l'elezione di Fassino al vertice del partito, avrebbe dovuto segnare l'ennesima svolta. Ma è da anni che il PCI/PDS e poi il partito dei DS aspetta la "svolta buona". E ormai non ci crede più nessuno. Le recenti elezioni siciliane, con il tracollo dell'Ulivo, hanno dato visibilità e sostanza numerica a una crisi politica profonda, che pesa molto sullo scenario politico italiano. Quella che segue è la trascrizione di una conversazione con Salvo Andò, al quale chiedevamo qualche elemento di riflessione sul congresso dei DS. Ricorda Andò: "È dalla Bolognina che l'attuale g...