2001, Numero 10
SE L'ISLAM SI FA CINESE
di Silvia Crupano
Il recente vertice Apec (AsiaPacific Economic Cooperation, Shanghai, 2021 ottobre 2001) ha riportato la Cina al centro dell'attenzione internazionale sicché si è tornati a discutere della presenza islamica in questo Paese. Si tratta di una questione tanto importante quanto poco nota ai più. Ne abbiamo parlato con un'autorevole studiosa della cultura cinese, la professoressa Amina Crisma, docente di Sinologia all'Università di Padova e autrice di numerosi volumi (tra gli altri: Il cielo e gli uomini. Percorso attraverso i testi confuciani nell'età classica, Cafoscarina. 2000; sua la cura e la traduzione dei due volumi di Storia del pensiero cinese di Anne Cheng, pubblicati l'anno scorso da Einaudi). Molti ignorano che in Cina vi sia una forte presenza islamica, concentrata soprattutto nell'area nordoccidentale. Può darci qualche informazione al riguardo? Che l'Islam costituisca in Cina una presenza significativa, può fra l'altro valere in qualche modo a ricordarcelo una considerazione piuttosto divertente apparsa sulla stampa quotidiana in questi giorni, a proposito della percezione cinese del cristianesimo: per i cinesi, il cristianesimo si configurerebbe in sostanza come una versi...
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