2001, Numero 10
LA FINE DEGLI STATINAZIONE
di Ciro Sbailò
Kevin Danaher ora dice: "Dopo l'11 settembre" Prima lui e gli altri guru del movimento no/global dicevano: "Dopo Genova". Nella foresta simbolica del mondo globale c'è ormai un unico punto di riferimento per capire da che parte si sta, che cosa si vuole e in chi o cosa si crede: l'attacco terroristico agli Stati Uniti. Piaccia o meno, questo vale per tutti. Anche per il movimento no/global. E anzi, soprattutto per il movimento no/global, le cui battaglia nascono e si sviluppano in gran parte all'interno del linguaggio e della cultura dell'Occidente. "Dopo l'11 settembre", anche le "giornate di Genova" appaiono diverse. L'attacco terroristico all'America ha dimostrato che la ricerca dell'obiettivo simbolico non è "innocente". In una società che vive di simboli, in cui i processi decisionali e le aspettative, le previsioni e le decisioni, si organizzano non solo intorno ai "fatti" e alle "notizie" (che si moltiplicano fino a diventare incomprensibili) ma anche intorno ai "simboli" (ben più familiari e facili da usare) non ci può essere grande differenza tra una violazione "simbolica" e una "reale". Gran parte di quanti lavoravano nelle Twin Towers lavoravano in un...
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