2001, Numero 10
TOTALITARISMI, MASSE, STORIA
di Ruggero Puletti
L'ultimo e recentissimo libro di Antonio Ghirelli ("Tiranni" da Hitler a Pol Pot? Milano, Mondadori 2001) è la più appassionata testimonianza della sua scelta politica, tanto più importante e severa in un paese di dilagante trasformismo. Basterebbe a mettere in evidenza la nobiltà d'animo dell'autore e la sua strenua coerenza quella brevissima (per modestia) autobiografia del secondo risvolto del volume. Egli ci ricorda, accanto alla scelta di battersi per la libertà nel 194445, la sua scelta socialista nel 1956 e la sua successiva milizia nel PSI. Ci ricorda, però, in un'epoca che per molti ha cantato più di tre volte, il gallo del rinnegato, d'essere stato capo dell'Ufficio Stampa del Presidente della Repubblica Sandro Pertini e portavoce del governo Craxi. Ma il testo che sto per prendere in esame è anche l'opera di uno storico esemplare per nitidezza di scrittura e ricca documentazione non erudita (limite di molte storiografie di casa nostra), ma chiamata in causa per mettere in evidenza le ragioni ultime di un processo iniziato molti decenni prima. Ecco perché il volume (soprattutto per l'analisi di tiranni di marca comunista) può stare alla pari con le opere di François Fur...
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