2001, Numero 10
DEI NOSTRI PRINCIPI
di Alessandro Mattioli (lettera)
Bene ha fatto "Critica Sociale" ad aprire un dibattito sul destino del Nuovo PSI e, più in generale, sul destino del socialismo italiano. Può sembrare un inutile esercizio di velleità in un momento drammatico come l'attuale, ma a me pare che proprio questa contingenza storica ci aiuti a riflettere. Intanto va detto che, come sempre è accaduto nella storia, se qualcuno semina odio per mezzo secolo quando quel qualcuno sparisce c'è qualche altro, peggiore del primo, che ne raccoglie l'eredità. E, come sempre è accaduto nella storia, se mancano mediatori credibili imperversano i violenti, i demagoghi e gli ipocriti. Mai come in questa contingenza si sente la mancanza della voce dell'Internazionale Socialista, ormai ridotta ad un club di socialdemocratici ed excomunisti. Come si sente la mancanza della voce di Craxi, che dialogava con Arafat ed aveva il "coraggio" di criticare Israele quando esagerava. Dobbiamo avere il coraggio di ammettere che il socialismo nel mondo, ed in particolare in Europa, non gode di buona salute: qualche traccia è rimasta in Francia e nell'opposizione spagnola. In Italia siamo messi ancora peggio. I due partiti socialisti (NuovoPSI e SDI) non raccolgono ...
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