2001, Numero 10
RICOSTRUIRE LA REPUBBLICA SOCIALISTI O DEMOCRATICI
di Giovanni Cominelli
La discussione sul dilemma partito "democratico "/ partito socialdemocraticosi trascina, ormai, dal 1989. La caduta del muro di Berlino in quell'annus mira bilispose il dibattito del PCI di fronte a un trivio: la via neocomunista (che Occhetto aveva proposto nel marzo di quell'anno, "un nuovo corso del comunismo", sulle orme del comunismo riformista di Gorbaciov), la via socialdemocratica, la via "democratica". Il tempo storico che il Paese sta vivendo, dopo il 1989 e la crisi della Prima repubblica, è quello del "nation building", della ricostruzione della repubblica: nuovo patto costituzionale di cittadinanza, nuovo stato politico, nuovo stato amministrativo. Le culture politiche fondative della Prima repubblica, elaborate a cavallo tra l'800 e i primi anni del '900, stanno tramontando. Lo stato politico soffre di una prevalenza abnorme della funzione di rappresentanza rispetto a quella di governo. Sono note le ragioni storiche di questo assetto della democrazia italiana. Sono venute meno. E' tempo che si dispieghi una democrazia matura. Lo stato amministrativo è centralistico, autoritario, illiberale. Occorre riorganizzarlo su basi decentrate e federali. Gli Stati Uniti ...
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