2001, Numero 9
IL MALE NON È NEL CORANO MA NEL SECOLO ALLE SPALLE
di Barbara Spinelli
Per che cosa combattiamo: saperlo è importante in ogni circostanza, e lo fu in particolare nell'ultima guerra, dopo le inutili carneficine del '14'18, tanto che Frank Capra titolò così una serie di documentari sul nazismo e sugli ideali che motivavano gli americani. E se la consapevolezza fu importante allora, ancor più lo è oggi. Oggi infatti non sappiamo bene da dove venga la minaccia e quale sia il volto del nemico, anche se ne conosciamo l'immane potere distruttore. Non sappiamo neppure se l'attentato contro i simboli dell'America ? Manhattan e Pentagono ? sia equiparabile a una guerra classica, cui si risponde con offensive tali da debellare il pericolo entro un tempo circoscritto. A meno di non essere suicidi questo non è uno scontro tra culture che ha come bersaglio l'Islam, e l'Occidente che si arma contro un miliardo di musulmani è immagine da incubo. L'obiettivo è al tempo stesso più modesto e più impervio: si tratta di colpire un terrore nichilista che agisce al momento in nome dell'Islam, e di pensare un mondo in cui questo tipo di violenza è destinato a moltiplicarsi, per il semplice fatto di essere inafferrabile e non identificabile con uno Stato, una religione, una d...
| |