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2001,
Numero 9

11 SETTEMBRE 2001 WIESEL: BIN LADEN COME HITLER

di Alessandra Farkas

La parola chiave per capire questa apocalisse è 'odio'. Un odio così profondo, radicato e totale da spingere i suoi artefici a commettere crimini che nessun altro essere umano può arrivare a concepire". All'indomani del più efferato attacco terroristico della storia, Elie Wiesel ha il cuore gonfio. "Oggi siamo tutti in lutto spiega al Corriere il premio Nobel per la pace sopravvissuto ad Auschwitz . Cerco parole adatte a esprimere ciò che provo ma mi rendo conto che il linguaggio in occasioni del genere non basta. Perché parlare di questa tragedia è quasi come cercare di sminuirla". Che lezione possiamo trarre da quanto è successo? "La prima è che le danze di gioia dei palestinesi tra le strade di Gerusalemme danneggeranno la loro causa più di qualsiasi altra atrocità o attentato. Migliaia di persone sono morte e il mondo intero è in lutto ma loro godono ed esultano per questa catastrofe. Era già successo durante la Guerra del Golfo. Ricordo che quando gli scud cadevano su Tel Aviv i palestinesi ballavano e brindavano sui tetti delle loro case. Arafat ha espresso le proprie condoglianze, anche donando sangue a favore delle vittime "Ho smesso di credere e sperare in lui dall'a...