2001, Numero 9
TERRORISTI CAPITALISTI
di Salvo Anḍ
La guerra dichiarata dagli Stati Uniti al terrorismo vede la nazione americana, mobilitata intorno al suo Presidente, disposta a qualunque sacrificio pur di riconquistare una tranquillità sociale perduta. Ché di questo si tratta. Cị che l'America chiede a Bush è di sgominare un nemico invisibile, colpendo le centrali di comando politiche, militari, finanziarie della trama terroristica. Si tratta di assumere una linea di intransigenza nei confronti del terrorismo, che negli anni della guerra fredda spesso è stato tollerato, protetto per ragioni di realpolitik. Allora si trattava di utilizzare tutti gli strumenti di dissuasione possibile nei confronti del nemico per evitare la guerra; e il terrorismo poteva essere in alcuni casi strumento di dissuasione. Oggi i terroristi, i nuovi terroristi, agiscono al di fuori del controllo delle superpotenze, hanno obiettivi autonomi e possono trovare di volta in volta l'appoggio di singoli stati. L'America si è ritrovata improvvisamente , dopo l'11 settembre, aggredibile e impotente, coś come lo sarebbe ogni paese democratico di fronte ad organizzazioni terroristiche che dispongono di ingenti mezzi finanziari e tecnologici, e che probabilmente...
| |