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2001,
Numero 7

EGUAGLIANZA DELLA LIBERTÀ

di Salvatore Veca

La nozione di agente morale è circondata, nella teoria contrattualistica della giustizia come equità, da un alone kantiano. Forse, è un caso esemplare di variazione su un tema dell'etica di Kant: un'etica centrata sull'idea di mutuo rispetto fra persone che si riconoscono come fini a se stesse. L'interpretazione dell'eguaglianza morale è su questo sfondo quella che mette a fuoco la nostra eguale dignità in quanto agenti morali. E la nozione di dovere morale può essere meglio illuminata dalla connessione con l'idea di mutuo rispetto incorporata nei modi del riconoscersi come membri di un regno dei fini: questa, potremmo dire, è la risposta kantiana alla domanda su ciò che è dovuto alle persone per ragioni di giustizia. In ogni caso, una moralità dei diritti affonda le sue radici in questa dimensione della reciprocità dei riconoscimenti fra agenti. Così, i meccanismi dell'esclusione e dell'umiliazione, i fatti dell'ingiustizia, sono intrinsecamente i responsabili della rottura e della lacerazione dei vincoli di reciprocità. L'interpretazione dell'eguaglianza morale che è favorita da una moralità utilitaristica è alternativa a quella kantiana centrata sulla dimensione dell'agente: ciò...