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2001,
Numero 1

LA SATIRA DI REGIME

di Francesco Accursio

Idirigenti RAI sono soliti ammaestrarci, specie quando le loro trasmissioni perdono la sfida degli ascolti contro le concorrenti Mediaset, spiegandoci che la RAI è un servizio pubblico e pertanto il suo principale compito non è solo quello di divertire e fare audience ma anche e soprattutto quello di informare e formare l'opinione dei cittadini. Che la RAI sia rimasta saldamente nelle mani pubbliche, nonostante un referendum in cui il Paese si è espresso chiarissimamente in senso contrario e che dopo anni è rimasto ancora lettera morta, è un dato incontrovertibile. Anche perché, nonostante le ore di pubblicità che la RAI manda quotidianamente in onda in tutte le fasce orarie tanto quanto i canali privati, gli italiani sono ancora costretti a pagare un costoso canone che è obbligatorio e pertanto equiparato ad una vera e propria tassa dello Stato. Ma servizio pubblico non vuole dire solo a pagamento (ad esempio in numerosi paesi europei la TV di Stato è gratuita), dovrebbe invece significare una programmazione sia di intrattenimento che culturale di alta qualità e soprattutto equanime, obiettiva e il più possibile rispettosa della molteplicità delle opinioni e dei valori presenti ne...