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2001,
Numero 1

IL DESTINO DI COMBATTERE

di Stefania Craxi

Compagni, permettetemi di chiarire e chiudere una polemica. Caro Claudio, il 13 settembre del 1992 l'attacco duro e frontale di una giustizia politica contro i socialisti era già stato sferrato. Tu, ministro socialista della Giustizia hai detto: "Vedo anch'io il Partito disorientato, ferito, umiliato. E però trovo ingiusto, insensato, insincero dare la colpa a chi protesta, ai compagni che discutono ma testimoniano una vitalità e un amore per il partito che certamente non hanno coloro che l'hanno disonorato e molti di coloro che non l'hanno curato o l'hanno curato malamente. Volevo anche dire a tutti, ma proprio a tutti, che questa sofferenza è necessaria se vogliamo riscattare il nostro onore, e che l'onore è la premessa necessaria per ritrovare l'orgoglio di essere socialisti". E' questo a cui mi riferivo quando ho detto, a domanda precisa di un giornalista, che la tua responsabilità politica nell'aver aperto la breccia che ha rotto la solidarietà del gruppo dirigente e facilitato il lavoro di chi voleva distruggere il Psi è incancellabile. Se come credo il tuo pensiero è cambiato mi dispiace, mi dispiace sinceramente, non avevo e non ho alcuna intenzione di essere polemica e m...