Sono più emozionata del solito. Sono qua con mio fratello, siamo qua esuli nella nostra città. Care compagne e cari compagni, la tormentata e singolare vicenda della fontana di piazza Castello vale più di tutti i faldoni raccolti dalla Procura della Repubblica per raccontare il decennio appena concluso. Le sue storie di ordinaria giustizia, gli intrighi, le persecuzioni, le bugie, le omissioni, le calunnie e le campagne diffamatorie. I vecchi milanesi ricordano la "tur de spus" una fontana quasi identica ad essa che fu rimossa da piazza Castello quarant'anni fa per consentire i lavori della Metropolitana. I milanesi, anche giovani, ricordano le menzogne e le infamie che sono state dette e scritte negli anni scorsi quando un comico cantava una canzone che diceva "dov'è finita la fontana? Ce l'ha Bettino ad Hammamet". Un poliziotto in tribunale durante un processo, confermò di aver saputo che i pezzi più importanti della fontana erano finiti nella casa di mio padre in Tunisia. I giornali le definiscono con leggiadro eufemismo "leggende metropolitane", io le chiamo con il loro nome "canagliate". Era facile sparare su mio padre, fortuna che non gli abbiano accollato il furto de...