2000, Numero 8
"L'UNITÀ", UNA MORTE ANNUNCIATA
di Paola Sacchi
Ventotto luglio 2000: fine di un giornale. Per morte violenta "decretata" dai Ds e notificata da un collegio di liquidatori, alle cinque della sera di una giornata calda e concitata. L'Unitàmuore sotto lo sguardo indecifrabile di Massimo D'Alema venuto per una beffa della sorte in redazione proprio il giorno della fine, dopo l'invito andato a vuoto che i giornalisti gli avevano rivolto tre anni prima, sempre di luglio quando lapidariamente dichiaṛ: la situazione dell'Unitànon è più sostenibile. Lo stesso invito era stato rivolto nell'estate '97 a Walter Veltroni, anche lui giunto al capezzale del quotidiano agonizzante solo una manciata di giorni prima del decesso. Il casoUnitàè forse la rappresentazione più efficace della parabola di una sinistra andata al governo con un pesante fardello di nodi politici e culturali mai risolti, a cominciare da quelli posti da un'altra morte violenta che in questo caso continua a gravare come un macigno non solo sulla sinistra, ma sulla democrazia italiana: quella del Psi di Bettino Craxi, l'altra sinistra, quella riformista e liberale che aveva già innovato, con le sue luci e le sue ombre. Alle cinque della sera del ventotto luglio 2000 gio...
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