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2000,
Numero 8

IL SOCIALISMO LIBERALE

di Carlo Rosselli

Il socialismo deve tornare alle origini e ridiscendere nel cuore delle masse e abbeverarsi di nuovo a quella che è la linfa vitale del movimento. Gradualista o rivoluzionario che sia, ha bisogno di una integrazione etica, di una impostazione volontaristica. Ha parlato sinora quasi esclusivamente di interessi, di diritti, di benessere materiale. Deve ora parlare più spesso di identità, di doveri, di sacrifici. Si è troppo divinizzato il proletariato, facendone il rappresentante di tutte le più pure virtù; e troppo semplicisticamente si sono fatte risalire tutte le sue deficienze e miserie alla malvagia organizzazione sociale. L'uomo allo «stato di natura» di Rousseau è diventato, nel secolo XIX, il «popolo» di Mazzini e il «proletariato» di Marx (oggi: "La gente"). IL SUPERAMENTO DEL MARXISMO Il «proletariato» è assurto al rango di categoria filosofica. Ragionando per astrazione si è perso il contatto con l'umanità concreta, coi viventi. Accanto alla organizzazione sociale si è dimenticato che la imperfezione, limitatezza, debolezza del proletario, prima e indipendentemente da ogni stato sociale o divisione di classe, deriva dalla sua qualità di uomo. L'homo homini lupusha radici ...