2000, Numero 7
DEL PRESIDENTE FOX
di Francesco Accursio
Sembrava impossibile ma è successo: il PRI messicano ha perso le elezioni e il prossimo Presidente sarà Vicente Fox, leader dell'opposizione. Può sembrare vagamente umoristico che un partito politico si definisca al tempo stesso rivoluzionario e istituzionale. Eppure il PRI, partito eternamente al potere in Messico dal 1929 fino a questo luglio del 2000, presentandosi con questo nome riconosce francamente la propria natura. Rivoluzionario perché il PRI trae la propria legittimità dagli ideali della rivoluzione zapatista mitica in Messico quanto e più che da noi la spedizione dei mille e istituzionale perché ha gestito il potere in modo talmente duraturo capillare e solitario da definire per identificarsi con lo Stato stesso. Nell'Occidente democratico siamo abituati ad associare l'idea del partito che permea e controlla tutti gli spazi della società con il modello totalitario tipo le società comuniste dell'Est Europeo. Il Messico invece, modello originale e forse unico nel suo genere, nonostante 71 anni di governo di un partito solo e praticamente privo di una vera opposizione è rimasto un Paese democratico, l'esercito non è mai uscito dalle sue caserme (cosa rara in Latino Ameri...
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