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2000,
Numero 7

CRITICO IL CRETINISMO ELETTORALISTICO

di Antonio Ghirelli

Nella primavera del 1994, quando molti dei compagni che hanno partecipato al congresso inaugurale del nuovo partito Socialista non potevano o non desideravano pronunciarsi sull'operazione di pulizia etnica avviata da talune Procure nei confronti del nostro movimento (partendo, ovviamente, dal nostro Segretario), Ugo Intini e il sottoscritto pubblicarono per qualche tempo un giornale autofinanziato, "Non mollare", il cui titolo sottolineava esplicitamente un riferimento al grande esempio dei fratelli Rosselli. Denunciavamo "la liquidazione frettolosa" non solo dei partiti ma delle culture che avevano dato vita al centrosinistra, il primo, quello vero, costituito dall'alleanza tra noi, i liberali, i repubblicani e i cattolici democratici. E dichiaravamo esplicitamente di lottare in nome di una vasta area "che con il presente o con la tradizione ex, neo, postcomunista" riteneva "di avere pochissimo da dividere" e che, anzi, era persuaso che andare alle elezioni sotto le insegne del PDS (come si chiamava allora) sarebbe equivalso ad un suicidio politico. La mancanza di mezzi e, dichiamolo francamente, di adesione da parte del popolo socialista che, per ragioni comprensibilissi...