2000, Numero 7
BETTINO CRAXI È MORTO PER LA SUA LIBERTÀ
di Stefania Craxi
"?Si può anche dar atto a Craxi che in questo processo non è risultato né che abbia sollecitato contributi al suo partito né che li abbia ricevuti a sue mani, ma questa circostanza che forse potrebbe avere un qualche valore da un punto di vista per così dire estetico nulla significa ai fini dell'accertamento della responsabilità penale...", e poi ancora: "...È credibile che Craxi non si occupasse né della gestione spicciola delle illecite contribuzioni né delle analitiche modalità di versamento e di custodia delle stesse, ma è assai poco attendibile, dato il suo ruolo nel Partito (di assoluta predominanza su tutti gli altri esponenti), che sfuggisse al suo controllo una contribuzione dell'ordine di oltre sette miliardi di lire, data peraltro in occasione di una vicenda che era stata al centro dell'attenzione politica italiana." Questi sono stralci di alcune delle sentenze che condannano Bettino Craxi in nome del popolo italiano. Sono le sentenze che lo hanno condannato a morte. Bettino Craxi è morto per difendere la sua libertà, è morto per difendere la sua, la nostra storia politica, la dignità politica dei socialisti tutti. È morto per riaffermare quella verità che nel 1992...
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