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2000,
Numero 4

IL LUNGO BRACCIO DI FERRO

di Ugo Finetti

Le stimolanti riflessioni di Luciano Pellicani sul "revisionismo craxiano" inducono a ripensare il "duello a sinistra" che ha caratterizzato la segreteria Craxi. Esso pụ essere schematicamente riassunto in quattro capitoli. 1.19761979: quando il Psi e il Pci hanno la stessa collocazione parlamentare nel periodo dei governi di "unità nazionale" di Andreotti. Berlinguer al 34,4% considera esaurita la funzione del Psi al 9,6% e pensa ad un'alleanza "storica" con la Dc. Craxi ha tre obiettivi: 1. recuperare spazio elettorale sulla base di una precisa identità autonoma in quanto espressione del "socialismo europeo occidentale"; 2. negare la "terza via" ed evidenziare il legame di "famiglia" del Pci con il "mondo comunista"; 3. rompere il rapporto di ferro DcPci. Tra la polemica sull'egemonia gramsciana nel '76 e la Biennale del Dissenso nel '77 con Craxi, l'anticomunismo democratico che fu di Silone e Rosselli, di Tasca e Garosci, non è più solo un club di "cinefili", ma diventa un soggetto politico di rilievo ed il Psi vive la sua Bad Godesberg. Su questa strada Craxi ha contro, uno dopo l'altro, i suoi "grandi elettori" del Midas (prima Mancini, poi Manca ed infin...