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2000,
Numero 3

E GIOLITTI LA DEFINÌ "LA LEGGE MALEDETTA"

di Vittorio Valenza

La storia elettorale italiana ha origine nelle ten tate rivoluzioni del 1848. Le costituzioni di quegli anni, sia che fossero "graziosamente elargite" dai principi messi alle strette, sia che scatu rissero dal campo di battaglia, come in Lombardia e a Venezia, ebbero alle spalle la "Primavera dei popoli"Le diverse promanazioni determinarono però delle differenze. Il suffragio ristretto etichettò le prime, quello universale qualificò le secondeLo Statuto albertino apparteneva al primo gruppo e quindi l'unità nazionale, "rivoluzione nata non sulla piazza, ma sui gradini di un trono", non poteva non frustrare i progetti che avevano caratterizzato gli esperimenti rivoluzionariCome il primo re d'Italia si chiamò "secondo" e la prima Legislatura fu designata "ottava"; così lo Sta tuto albertino, costituzione "graziosamente elar gita", e le leggi elettorali del Regno di Sardegna divennero, rispettivamente, la carta costituzionale e le regole di scrutinio del nuovo RegnoNe scaturì un modello di selezione della rappresen tanza che cristallizzò la divaricazione tra "Paese reale e paese legale", riconosciuta da tutti come la caratteristica distintiva dello Stato unitario nella s...