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2000,
Numero 3

TURATI E IL PROPORZIONALE UNA BATTAGLIA DI CIVILTÀ

di Filippo Turati

"Si dice che la proporzionale ci dà in mano ai Comitati: l'elettore non ha più iniziativa propria... Il legame personale tra il lettore e deputato viene spezzato... Come mai questa frenesia per la liertà e l'iniziativa dell'elettore vi scoppia soltanto adesso? Come mai non ve ne preoccupaste prima, durante tanti anni di suffragio uninominale, quando l'elettore non aveva altra scelta che quella di votare per l'uno o per l'altro dei due o tre candidati che si portavano o si lasciavano portare nel Collegio? Chi non vede che, più numerosi sono i candidati e numerose le liste, tanto più cresce la libertà di scelta dell'elettore?" TURATI ? On. colleghi, la discussione è giunta a tal punto, che un discorso ampio, sistematico, didascalico, sarebbe della pura accademia. Si tratta di rievocare alcuni punti essenziali e poi di raccogliere le vele. D'altronde, coloro che hanno la fobia del numero, una specie di fatto personale contro Pitagora, coloro che non ancora hanno inteso che cosa sia realmente «la proporzione» (si ride), che è poi il sinonimo aritmetico della giustizia, non saranno illuminati neppure da un discorso di più. Nel novero di questi egregi colleghi, indubbiamente fortissimi...