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2000,
Numero 3

"LA COSTRIZIONE È FUNESTA"

di Guglielmo Ferrero

Si può discutere se sia un bene o un male, che un paese si divida in molte opinioni, espressa ognuna da un partito. Ma è certo che, quando un paese è diviso in molte opinioni, ogni tentativo di costringerlo con mezzi artificiali a governarsi come se ne avesse due soltanto, è funesto. Perciò il Collegio uninominale è lo scrutinio che va bene là dove ci sono due soli partiti; la proporzionale, lo scrutinio necessario là dove i partiti sono molti. Ma là dove i partiti sono molti, quali avranno il maggior vantaggio dalla proporzionale? E' chiaro: quelli che hanno poco seguito nelle masse, e che possono compensare il minor numero con la ricchezza e la cultura. La proporzionale protegge questi partiti dal pericolo di essere soverchiati negli scrutini dalla forza cieca del numero. I partiti di massa socialisti e popolari possono approfittare del numero così con lo scrutinio proporzionale come con il maggioritario; in certi casi con questo meglio che con quello. I partiti cosidetti borghesi, no: lo scrutinio maggioritario li conduce alla distruzione. Segue da ciò che in Italia gli avversari più accaniti della proporzionale avrebbero dovuto essere i più ardenti fautori. Come si spiega que...