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2000,
Numero 3

COMMISSIONE D'INCHIESTA, IL PERICOLO DEL BAVAGLIO

di Salvo Andò

Il durissimo braccio di ferro che, in questi mesi, si è svolto in Parlamento per istituire la Commissione di inchiesta su Tangentopoli, fa presagire lo stato d'animo con il quale nelle prossime settimane i commissari si metteranno al lavoro, una volta che la Commissione sarà insediata. Chi non voleva la Commissione, e poi ha voluto una Commissione dal profilo basso, con pochi poteri, farà di tutto perché la Commissione concluda i suoi lavori limitandosi a ribadire verità arcinote ed ovvie. Chi si è battuto invece per avere una vera Commissione di inchiesta coglierà al volo ogni occasione utile per dimostrare che questa Commissione è imbavagliata, e che non è nelle condizioni di indagare su nulla. Non era mai accaduto che una domanda di verità fosse così corale, come nel caso dell'inchiesta su Tangentopoli, così condivisa da larghi settori del Parlamento e del Paese. E non è mai accaduto che una siffatta domanda di verità si sia dovuta scontrare con l'ostilità esplicita di una maggioranza parlamentare decisa con ogni mezzo, e soprattutto attraverso cavilli giuridici, a minimizzare il significato politico dei fatti su cui si chiede di indagare. È apparso evidente a tutti che lo scrup...