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2000,
Numero 1/2

CONTRO L'INDIFFERENZA

di Ruggero Puletti

Il recente Congresso di Fiuggi dello SDI ha avuto il suo momento più significativo quando è stata posta la condizione del radicale cambiamento della legge elettorale per la partecipazione all'esecutivo o il sostegno esterno al secondo governo D'Alema. Alcuni critici, più pensosi delle sorti della coalizione di centrosinistra che analisti oggettivi della strategia dello SDI, hanno sostenuto che la proposta socialista democratica non era ricevibile da parte di Palazzo Chigi perché le riforme elettorali è deputato a farle il Parlamento. Osservazione che non teneva conto del fatto che si chiedeva un'iniziativa dell'esecutivo anche perché guidato dall'uomo politico che aveva presieduto (senza molta fortuna) la Bicamerale. In realtà la proposta dello SDI metteva in evidenza le tensioni e i reali conflitti all'interno della coalizione e, così almeno si spera, annunziava che il gruppo del Trifoglio riprendeva il largo per una sua autonoma navigazione. Dunque, mentre è in attesa di essere approvato dalla Corte Costituzionale il referendum per l'abolizione della quota proporzionale dell'attuale legge, c'è chi intende sottolineare il fallimento del maggioritario, e l'opportunità di tornare al...